Essere un imprenditore ha a che fare più con una condizione mentale che occupazionale. Non si diventa imprenditori per il solo fatto di aver fondato un’attività o un business; io ho creato alcune società che hanno avuto successo ma ho anche contribuito con la mia esperienza alla gestione di società già esistenti.
Una delle affermazioni più frequenti che sento pronunciare dagli imprenditori è: “ ho questa grande idea” e l’unica consulenza che viene loro data è quella di scrivere un business plan e attenervisi come se fosse la loro Bibbia. Molti imprenditori sono fermamente convinti che una “grande idea” deve per forza essere accoppiata ad un solido piano per decollare.
Ma non si confonda il concetto di imprenditore con quello di inventore.
Le grandi idee non sono rare, ma è l’azione che differenzia un imprenditore da un inventore. Se vi focalizzate solo sull’idea potrete definirvi un inventore e non un imprenditore.
Per quanto riguarda i piani, gli imprenditori dedicano più tempo alla loro elaborazione che a qualsiasi altra attività, ma i “business plans” spesso sono inutili e a volte controproducenti. L’antico detto: “ la pianificazione è tutto, i piani sono niente” (attribuito ad Eisenhower) non potrebbe essere più calzante riferito al mondo dell’imprenditoria.
Il processo di pianificazione è fondamentale così come lo è la capacità di riconoscere e accettare quando un piano va abbandonato.
Rispetto ad un business già avviato, il maggiore vantaggio che si ha in quanto “start up” è la capacità di essere intuitivi, aperti all’azione ed ai cambiamenti. Se si è immobili sulle proprie idee o il “business plan”, si è destinati a fallire.
Thomas Edison è normalmente considerato un inventore, visto le sue numerose idee, ma questa definizione non è esatta. In una intervista Edison affermò di non preoccuparsi molto delle sue invenzioni a meno che non fossero sfruttabili commercialmente. Molti per esempio ignorano che la lampadina non è stata una sua creazione, lui l’ha semplicemente commercializzata. Questo per spiegare che Edison vedeva se stesso principalmente come un imprenditore. “Sono correttamente definito una spugna più che un inventore”- disse.
La storia abbonda di grandi idee… ma di scarso valore per gli imprenditori.
Occorre essere intuitivi e pronti ad agire. Sony è un esempio classico. Pochi sanno che Sony nacque dall’idea dei fondatori di produrre “una macchina” per cucinare il riso destinata alle grandi masse. L’idea fallì, ma Sony è diventata quello che è oggi grazie alla capacità dei fondatori di rinunciare alle idee ed ai piani originali.
Gillette è un altro esempio di una compagnia che si reinventa continuamente.
Ogni anno vengono realizzati nuovi prodotti che trasformano l’industria. Si potrebbe arrivare ad avere rasoi da impugnare con due mani, ma Gillette è una dimostrazione che l’innovazione è alla base del progresso e del cambiamento, non le grandi idee.
Quindi non abbiate timore a gettare il vostro piano, a modificare o rinunciare alla vostra idea originale e lasciate che la società progredisca.
Ho trovato molto interessante il webinar
http://www.agrumariacorleone.com